La libertà di Sara

LA LIBERTÀ DI SARA

Sara è figlia di italiani che hanno avuto la facoltà e la volontà di scegliere una vita e una strada diversa.

Una vita ed una strada difficile e resa ancora più difficile da quelli che vengono considerati “amici”.

Sara, e chi come lei, vive in mezzo a gente che, sa, la guarderà male, la giudicherà…

Sara vive in mezzo a gente che vorrà scegliere per lei ciò che è giusto da ciò che non lo è…

Sara vive in mezzo a gente che vorrà privarla della sua libertà in nome di un’altra visione di libertà…

Sara dirà “l’ho scelto io!” E qualcuno le dirà “come puoi scegliere quello se non hai provato tutto? Assaggia tutto e poi decidi…”
Come se loro avessero assaggiato il buon sapore e profumo della sua scelta…

Si sottovaluta spesso la forza di volontà dei bambini e dei ragazzini quando una volta erano proprio loro a fare la differenza, in un altro mondo, in un’altra epoca…

Si prende per schiavo chi decide di abbandonare una corsia preferenziale conosciuta, ma intasata, ad un sentiero sconosciuto…

La libertà non è imposizione e la libertà che vogliono alcuni non è altro che un campo recintato dove sguazzare ma dal quale non uscire…

Sara tra le tante strade ha scelto quella più difficile e non quella più facile.
Sara non ha scelto di chiudersi a riccio ma ha scelto di affrontare il mondo ed i suoi pregiudizi…

Sara ha messo il hijab perché ha scelto questa strada.
Sara ha preferito l’esposizione ai pregiudizi rispetto agli sguardi compiaciuti ed agli applausi di chi la vorrebbe privare della sua libertà in nome della libertà.

Sara è la massima espressione della libertà.

Che impari il liberticida, da ovunque provenga.

 

 

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IL GUERRIERO PIÙ FORTE

IL GUERRIERO PIÙ FORTE

“Guardavo al ferro e mi sono detto, il ferro è il guerriero più forte di Allah, poi vidi il fuoco ed il fuoco fonde il ferro! Il fuoco dunque è il guerriero più forte di Allah, ma poi vidi l’acqua e l’acqua spegne il fuoco. L’acqua è il guerriero più forte di Allah! Poi osservai le nuvole e le nuvole sorreggono l’acqua perciò le nuvole sono il guerriero più forte di Allah! Poi pensai al vento, che trasporta le nuvole ed è quindi il vento il guerriero più forte di Allah! Poi pensai alle montagne che saldamente respingono il vento! La montagna è il guerriero più forte di Allah ma l’uomo sale sulla montagna e la intaglia . E’ l’uomo, dunque, il guerriero più forte di Allah. Pensai a cosa ferma l’uomo e trovai che il sonno fermava l’uomo è, dunque, il sonno il guerriero più forte di Allah. Trovai però che a vincere il sonno facendolo andare c’erano la preoccupazione e l’angoscia. Pensai dunque che la preoccupazione e l’angoscia fossero i guerrieri più forti di Allah ma questi due sentimenti si trovano nel Cuore e pensai quindi che il Cuore fosse il guerriero più forte di Allah.

Il cuore trova tranquillità e serenità solo nel Ricordo di Allah.

La conclusione fu quindi che il Ricordo (dhikr) di Allah è il guerriero più forte di Allah.”

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Violento

Dici che son violento

perché non sto in silenzio

processato l’intento

sacrificabile per un re contento

la gente vive a stento

non salgo in alto No! non mi pento

con te MAI! e faccio quel che sento

e no, non mento

non mi lamento

i tuoi agguati e le tue parole portate via dal vento

ma non riuscirai a far di me un uomo violento

 

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PER CHI CERCA IL PEGGIO NELLA GENTE

Ricorda che ci sarà sempre qualcuno che vorrà tirare fuori da te il peggio.

Attenderà un tuo errore per rinfacciartelo.
Attenderà la tua rabbia per dire che non sei buono.

Un giorno piccolo gruppo di persone, stanchi del loro Imam, parlarono con un Sapiente cercando di mettere in cattiva luce l’Imam stesso e dissero al Sapiente:

“Cosa ne dice lei di un Imam, colui che dovrebbe darci l’esempio nella fede, che quando entra in moschea entra con il piede sinistro e non con il destro come da Sunnah?”

Il Sapiente disse: “È un ottimo Imam, tenetevelo stretto!”

La gente: “ma come?”

Il Sapiente: “Voi stessi avete dimostrato che è un ottimo Imam nel momento stesso in cui, non trovando nulla di sbagliato in ciò che dice, vi siete appigliati ad una piccola cosa pur di metterlo in cattiva luce”

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Combattili ovunque li incontri

Combatti i tuoi nemici ovunque li incontri

Nessuna pace per te se con loro non ti scontri

Guardia alta, fede forte e tenersi sempre pronti

Chiedendo al buon Dio una nuova possibilità

In questa vita, prima della morte e la vita nell’aldilà

e speri perché non sai se succederà

Preghi alzi le mani e sai che il cielo è il tuo limite

Ti guardi poi riflesso e lo trovi simile

Capisci che il nemico che ha fatto un crimine

Altro non è che in Te stesso

Quello che giustificavi spesso

E te ne fregavi di tutto il resto

Combatti il tuo orgoglio e rendilo spoglio

Prendi carta e penna e uccidilo in un foglio

Poi ti sveglierai e sarà stato solo un brutto sogno…

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Amal

Mi chiedono di credere alle notizie ma un giorno, più di un giorno, le notizie mentirono sul mio conto…

Mi chiedono di dare fiducia alla politica nazionale ma un politico mi denunciò e per la denuncia gli applausi del parlamento si prese… Mi accusò falsamente…

Almeno la politica locale, la sinistra dissero… Ma il sindaco ai giornali e alla lega doveva rendere conto per cui mi vendette e prese le distanze… Destra e sinistra d’accordo all’unanimità contro di me…

Mi chiedono di credere all’amicizia e ne ho trovate tante ma temporanee e mai nessuna ha alzato la voce in difesa del fratello…

Mi hanno chiesto di credere nella fratellanza, ad oltranza, ma l’ho trovata ad intermittenza… perché 4 mura per Allah son forse più importanti dell’onore di un fratello.

Ho cominciato a chiedere io allora…

Ho chiesto ad Allah ma la risposta tardava non sapevo quale tra i mille peccati m’impiccava e fermava…

Ho letto il Corano ma era lui che piangeva per tutta la polvere che in solitudine prendeva…

Ho visto la Sunnah che andava arrabbiata per come negli anni l’avevo lasciata…

Ho chiamato la preghiera che ormai magra lei era perché mai, ormai, niente visite la sera…

Credo nella luce perché l’ho vista lei c’era…anche se ormai brancolo nel buio più scuro e profondo della notte più nera…

Ma la lontananza non ha ucciso e non ucciderà mai la mia immensa speranza.

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Invocazione

Solo,
immerso nella notte
oppresso dalla mie mancanze
ripenso alle cose interrotte
alle debolezze e alle speranze

Chiedo
dove mi porterà il cuore
cerco il silenzio cercando una cura
piango quest’impossibilità e sento il rumore
il troppo orgoglio ammazza la paura

Sono
il più povero dei ricchi
il più debole dei forti
il meno vigile con gli occhi
il più vivo tra i morti

abbi pietà e dammi protezione
di amore e pazienza riempi il mio petto
la mia anima è al limite della sopportazione
perdona questo tuo servo imperfetto.

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#iostoconusama

#IOSTOCONUSAMA
di Giulia Bridget Bodo

Ho conosciuto Usama El Santawy ad un dibattito tra ragazzi della nostra età, contattati per partecipare alle selezioni per la trasmissione AnnoUno di La7.
Una decina, tutti volutamente molto diversi l’uno dall’altro.
Quando Usama ha spiegato di essere Imam della comunità islamica di Cinisello Balsamo, ho pensato a che cavolo ci facessi io lì, l’ultima dei pirla.
Ho ascoltato questo ragazzo parlare dei suoi mille impegni, della sua famiglia e dei suoi studi con ammirazione.
Ma soprattutto, l’ho osservato è stimato sempre di più, durante i dibattiti: grande ascoltatore, rispettoso, colto, educato, costruttivo, saggio, profondo.
Mi sono resa conto, tornata a casa, di quanto mi avesse arricchito conoscere Usama, e ho tenuto a contattarlo e ad approfondire la sua conoscenza.
Ho pensato che una persona con le sue qualità, e il suo grande cuore, era comprensibile che fosse stata presa come punto di riferimento da un’intera comunità.
Io invito chiunque a guardare le sue interviste on-line, i suoi interventi religiosi su youtube. Giudicate con i vostri occhi e le vostre orecchie.
Ciò che io ci vedo è un uomo di pace, preoccupato per la sua comunità, desideroso di trasmettere messaggi positivi e incoraggianti.
Ma ha la barba lunga, la pelle olivastra, e sembra un terrorista…quindi la creazione mediatica del mostro è presto ultimata.

Libero e Il Giornale l’hanno accusato di essere capo di una cellula criminale di Al Quaeda, e di insegnare/gestire la produzione e il trasporto di armi.
Causa vinta in tribunale da Usama.

In agosto, Usama rilascia un’intervista a Il Fatto Quotidiano (la trovate quihttp://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/29/limam-milanese-europei-che-combattono-dittatori-da-onorare/1102149/

) che nella trasposizione viene manipolata è distorta.

In particolare, Usama dice testuali parole:
“Sono persone che vedendo le ingiustizie non vedono l’ora di poter essere parte di una resistenza e di un popolo.
Io penso al popolo siriano.
Il popolo siriano è un popolo che ha vissuto, cosi come la gran maggioranza dei paesi arabi, ha vissuto sotto dittature che appena il popolo si è messo contro il dittatore, quindi una minoranza di famiglie che regnano sovrane su dei territori vasti e governano la vita di milioni di milioni di persone, abbiamo visto la reazione di questi dittarori, e le reazioni non sono state tanto pacifiche, sono state reazioni sanguinarie. Quindi la persona che è andata li per liberare o per aiutare una persona nella sua resistenza contro lo spargimento del sangue, allora questa persona è sicuramente una persona da onorare, anche se oggi dire queste parole sembra giustificare il terrorismo. Invece no, dobbiamo fare dei passi indietro e ritornare alla nostra condizione umana, quella che è la nostra natura e capire che ci sono delle persone che soffrono realmente.
È una cosa che non pensiamo, vorrei che ognuno di noi quando va con il suo figlio possa pensare che quel figlio è in pericolo, che se mette il piede nel posto sbagliato può morire.
E adesso non sto parlando solo dell’Afghanistan, dell’Iraq o della Siria, ma sto parlando di tantissimi paesi in tutto il mondo.
Ecco, se noi ritorniamo a questa condizione umana e io poi penso che c’è un ragazzo italiano, un ragazzo europeo, che va perché vuole lottare per far ritornare la sicurezza a quel bambini, allora il nostro giudizio cambierà.”
In pratica: le persone che partono per la Siria non per combattere, ma per aiutare i popoli oppressi da dittatori sanguinari a limitare questo spargimento di sangue, sono da onorare. Questo non è giustificare il terrorismo, perché chi va in quei posti per difendere i bambini dalle mine antiuomo fa esattamente quello che faremmo noi per i nostri figli.

Le parole di Usama sono state invece così liberamente reinterpretate:
“Secondo Usama El Santawy, i musulmani nati in Italia che decidono di unirsi all’ISIS, organizzazione terroristica, sono degli eroi da ammirare ed onorare.”

La conseguenza di tutto ciò?

Dopo gli attentati a Parigi, questo articolo dello scorso agosto è stato strumentalizzato dal leghista mentecatto di turno, che si appella ad Alfano, chiedendo di cacciare Usama dal Paese perché ha definito “onorabili” i terroristi (lo trovate qua: http://www.agenparl.com/?p=149637

)…parole da Usama MAI PRONUNCIATE.

Ora, una persona rischia di perdere la dignità, il lavoro, la famiglia, la reputazione, per colpa di storie gonfiate ad arte dalla fabbrica dell’odio.
Usama potrebbe anche essere arrestato al primo tentativo di lasciare il Paese.

Mi chiedo: perché?
Perché complicare fino al limite della rovina la vita di una persona che non ha fatto nulla ed è già stata scagionata da precedenti simili accuse?
Perché accanirsi in questo modo?

Io continuo a credere che un mondo senza religioni sarebbe migliore, che non ci sia nessun dio, e che l’Islam dovrebbe perlomeno arrivare alla secolarizzazione del ruolo della donna.
In questo Usama ed io siamo e rimarremo molto diversi.
Ma ciò non mi impedisce di schierarmi dalla parte di una brava persona, evidentemente innocente, capro espiatorio di un gruppo di governanti ignoranti ed incapaci.

Se siete d’accordo, diffondiamo il più possibile la verità.

#iostoconusama

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Il Messaggero di Allah al parco divertimenti (sallaAllahu ‘alaihi wa sallam)

Oggi è festa! Il giorno dell’Aid al Adha, la festa del Sacrificio, nel mese e nei giorni del Pellegrinaggio alla Mecca, dove milioni di persone tutte vestite uguali si riuniscono per ricordare, adorare, lodare e compiere un dovere rituale richiesto a tutti i musulmani che ne abbiano la possibilità…

Appunto, possibilità, che io ancora non ho e chiedo ad Allah l’Altissimo di concedermi la possibilità di visitare la Sua Sacra Casa almeno una volta nella mia vita… Amin.

Come di consueto facciamo la preghiera, assisto e traduco il sermone del Aid e poi porto la famiglia a fare colazione…

E adesso cosa facciamo? Un paio di telefonate e decidiamo di andare in un parco divertimenti al chiuso per bambini…

I bambini giocano e vicino ai giochi una piccola biblioteca e tra i libri risplende un libro su tutti, un libro scritto da Shàykh Abdurrahman Pasquini in onore al Nobile Messaggero di Allah, sallaAllah ‘alaihi wa sallam.

Mi viene in mente un versetto del Nobile e Sacro Corano:

“ورفعنا لك ذكرك”
[e abbiamo] innalzato la tua fama?
(Corano 92:4)

E questa è una profezia che si avvera perché il significato di questo versetto è che il Profeta, sallaAllah ‘alaihi wa sallam, viene ricordato e il suo nome innalzato ovunque, nel richiamo della preghiera, nella chiamata alla preghiera, durante al tashahud, durante il sermone del venerdì, durante i matrimoni, durante la festa del fitr e del adha, in Occidente ed Oriente, ovunque nel mondo il suo nome nobile viene innalzato.

Alhamdulillah

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La favola dei supereroi

Da piccoli ci hanno drogati con film e cartoni.
Ci hanno sedato con le storie dei supereroi…
Quelli che nel momento del buio e della corruzione sarebbero apparsi a risolvere la situazione…
Ora tutti noi siamo senza luce e sappiamo che la società è corrotta e ogni tanto esce un buffone che si atteggia da Batman ma facendoci ottenere i risultati di Joker…
Dei clown che ci distraggono…
Degli Houdini che hanno imparato a salvarsi…

Intanto i nostri occhi non si chiudono pensando alle ingiustizie.
I nostro occhi non si chiudono terrorizzati dal tradimento…

Consapevoli che l’unica soluzione è quella di continuare a lottare contro se stessi, vincere la paura per poter vincere il corruttore.

Il poco fatto da tanti farà tremare il trono dell’ingiusto.

Hanno rinforzato i loro castelli di sabbia con cemento armato ma non basterà ad evitarne la distruzione.

Capirai quindi che non c’è mai stato bisogno di nessun supereroe ma solo una coscienza viva.

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